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November 20, 2020 07:54
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<blockquote class="quoteback" darkmode="" data-title="Facebook" data-author="Vera Gheno" cite="https://www.facebook.com/wanderingsociolinguist/posts/10158636960975915"> | |
Certo che il ruolo, quando se ne parla in maniera astratta, può essere nominato per brevità al maschile: il ruolo di re, il compito del professore, i doveri del ministro. Per brevità, per chiarezza, per convenzione (quando non è possibile un circonlocuzione magari semanticamente neutra). | |
Altro è quando ci si riferisce a una persona specifica, di cui si sa il genere, o almeno lo si presume: il ruolo di re prevede questo e quello, la regina Elisabetta ricopre egregiamente tale ruolo. La poltrona di sindaco di Roma è in questo momento occupata dalla sindaca Raggi. Non è difficile. | |
Secondo me, appellarsi alla neutralità del ruolo non ha nessun senso rispetto all'uso dei femminili previsti dalla nostra lingua. | |
Ribadisco: a mio avviso, l'unica differenza tra infermiera e ingegnera e tra maestra e ministra è che ai primi siamo abituati, ai secondi no. | |
<footer>Vera Gheno<cite> <a href="https://www.facebook.com/wanderingsociolinguist/posts/10158636960975915">https://www.facebook.com/wanderingsociolinguist/posts/10158636960975915</a></cite></footer> | |
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