La storia di Sir Vladimir Vodka il Mediocre

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Ho sempre bevuto, da che mi ricordo. 
Ho sempre bevuto, dopo l'addestramento obbligatorio nell'esercito
Ho sempre bevuto, durante la campagna della Funesta Espansione Territoriale
Ho sempre bevuto, mentre ci costringevano ad attaccare i civili che vivevano nella vallata
Ho sempre bevuto, quando il gelo ci colse alla sprovvista e ci entrò nelle ossa, decimando i nostri ranghi
Ho sempre bevuto, mentre l'esercito nemico avanzava, superando le nostre linee frontali come una macina per il grano
Ho sempre bevuto, mentre mi riprendevo, inerte, dalle ferite dele sciabole della Cavalleria Infernale nel mezzo del campo insanguinato
Ho sempre bevuto, mentre vagavo senza meta nella Vallata della battaglia, tra i cadaveri in putrefazione e gli stendardi spezzati della mia terra
Ho sempre bevuto, quando finalmente ho avuto abbastanza forze da superare il passo di montagna che mi separava dalla mia terra di origine
Ho sempre bevuto, mentre scavavo tra le macerie di quella che un tempo era la mia casa, es ora solo residui e fondamenta
Ho sempre bevuto, mentre preparavo con maestria due piccole cassette con la legna mezza bruciata del tetto
Ho sempre bevuto, mentre scavavo con attenzione la terra indurita dagli zoccoli della Cavalleria
Ho sempre bevuto, mentre ricoprivo le piccole urne con i resti della mia famiglia
Ho sempre bevuto, mentre mi allontanavo per non fare più ritorno.
E ora lasciami bere, perché non voglio ricordare. 


E chi se ne frega del resto.
Perché la mia storia non è altro che la punta di un pugnale che mi trafigge dentro