Il “mondo di prima” l'abbiamo lasciato di sicuro e non sappiamo come sarà quell dopo: qualcosa potrebbe cambiare per sempre, di grande e di piccolo.
Ho provato ad elencare alcune di queste variazioni.
- Come in Oriente:
- La stretta di mano, nata nel medioevo per mostrare che non si nascondevano né veleni né pugnali, potrebbe sparire. Vedo saluti, che ora trovo assurdi, con il gomito: un inchino orientale o una mano alzata come per un “ciao” potrebbero andare anche bene ma queste cose non si controllano.
- Chi indosserà la mascherina per strada non verrà più considerato un ipocondriaco o un autentico malato ma solo una persona di buon senso.
- Chi starnutirà o si soffierà il naso in pubblico verrà considerato un essere ripugnante.
- Chi non poserà le scarpe sulla soglia di casa (o dell'ufficio, o del cinema eccetera) avrà capito poco.
- Anche chi smangiucchierà le BIC (in particolare degli altri) sarà considerato - giustamente - poco meno di una bestia.
- I fenomeni con crescita logistica all'inizio sono molto difficili da riconoscere: impareremo quindi a reagire, nel dubbio, in modo deciso e rapido, pur avendo poche informazioni? Dopo aver agito grossolanamente per milioni di anni?
- Chi sta male, anche se non dipendente, imparerà a starsene a casina sua, prima di andare a infettare soci e colleghi (no, il mondo non casca se te ne stai a casa, garantisco io).
- Impareremo a fare del vero telelavoro, che richiede una grande disciplina: non può arrivarti il cliente/capo/PM di turno e rigurgitarti addosso le prime cazzate disordinate che gli balzano in testa. Andrà tutto pensato meglio, da remoto, come in una partita a scacchi si pensa bene prima di agire. Pochi hanno vera esperienza di team distribuiti. Ce la dovremo fare.
- Per i docenti e gli studenti, stesso discorso: un mondo nuovo.
- Analogo ragionamento per i capi di Stato: i G7 da remoto li avreste potuti fare anche 10 anni fa, invece di fara gli splendidi con i Jet.
- Avremo più consapevolezza del superfluo e della transitorietà della vita.
- Avremo idee più chiare su chi siamo o almeno su cosa non siamo (non siamo degli dèi ma una grave minaccia per la sottile pellicola che separa la roccia terrestre dal vuoto cosmico che qui chiamiamo Vita).