Vi è mai capitato di aver bisogno di un database con estensione geografica per esigenze di studio o test? L'uso della tecnologia Docker rende possibile configurare un'istanza locale di PostGIS e offre numerosi vantaggi quali semplicità di configurazione, isolamento dell'ambiente e facilità di gestione. Si può istanziare un database PostGIS senza la necessità di installazioni manuali o configurazioni complesse. L'uso di variabili d'ambiente permette di personalizzare l'istanza in modo rapido, sicuro e isolato dalle altre applicazioni, riducendo così i conflitti tra software e le dipendenze e garantendo consistenza e riproducibilità dell'ambiente di sviluppo. Con Docker Compose, gestire e scalare l'istanza PostGIS diventa un gioco da ragazzi. È anche possibile aggiornare l'immagine modificando le configurazioni e riavviando i servizi.
Quello che serve è aver installato l'applicativo Docker e
creare il file docker-compose.yml
con la seguente configurazione.
version: '3.7'
services:
postgis:
image: postgis/postgis:${IMAGE:-16-master}
container_name: db-pret-a-stoker
environment:
- POSTGRES_USER=${PG_USER:-user}
- POSTGRES_PASSWORD=${PG_USER_PASSWORD:-chooseAsecurePassword}
ports:
- "${PG_PORT:-5432}:5432"
A questo punto si lancia il container con il seguente comando:
docker compose up
e il gioco è fatto! Si è pronti per connettersi al db (omonimo dell'utente impostato) usando le credenziali nella configurazione.
L'adozione di Docker Compose per PostGIS non solo semplifica il processo di configurazione ma garantisce anche un ambiente di sviluppo stabile e facilmente gestibile.