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Formulario di Chimica I e principali composti organici
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*.fls
\documentclass{article}
\title{Formulario di Chimica}
\date{\today}
\author{Michele Lacchia}
\usepackage[utf8]{inputenc}
\usepackage[italian]{babel}
\usepackage{amsmath}
\usepackage{amsthm}
\usepackage{amsfonts}
\usepackage{booktabs}
\usepackage{graphicx}
\usepackage[version=3]{mhchem}
\usepackage[a4paper]{geometry}
\begin{document}
\section{Modello di Bohr} % (fold)
\label{sec:bohr}
\paragraph{Prima Ipotesi} % (fold)
\label{par:ip1}
Esiste uno \textbf{stato stazionario} dell'atomo caratterizzato da
particolari \textbf{orbite circolari} lungo le quali gli elettroni si
muovono senza emettere onde elettromagnetiche.
La forza centrifuga eguaglia la forza di attrazione coulombiana:
\begin{equation}\label{eq:ip1}
\frac{mv^2}r = k\frac{e^2}{r^2}
\end{equation}
% paragraph ip1 (end)
\paragraph{Seconda ipotesi} % (fold)
\label{par:ip2}
Bohr introduce arbitrariamente la condizione di quantizzazione: tra le infinite
orbite che soddisfano la~\ref{eq:ip1}, sono permesse solo quelle che soddisfano
la seguente relazione
\begin{equation}
mvr = n\frac h{2\pi}
\end{equation}
dove $mvr$ è detto momento angolare orbitale.
% paragraph ip2 (end)
Dalla condizione di quantizzazione si ottengono le seguenti relazioni per il
raggio e l'energia associata a un elettrone:
\[
\begin{aligned}
r &= n^2\cdot5,292\cdot10^{-11}~\mathrm m\\
E &= -\frac{13,6}{n^2}~\mathrm{eV}.
\end{aligned}
\]
\paragraph{La natura ondulatoria della materia} % (fold)
\label{par:db}
De Broglie ipotizza che, al pari dell'energia luminosa, anche la materia
possieda una \textbf{natura duale}, corpuscolare e ondulatoria:
\[
\lambda_{\mathrm{DB}} = \frac h{mv}.
\]
Applicando tale relazione alla condizione di quantizzazione di Bohr, si
ottiene
\[
2\pi r = n\lambda,
\]
ovvero che le orbite di Bohr devono contenere un numero intero di lunghezze
d'onda. In questo modo si formano delle \textbf{onde stazionarie}.
% paragraph db (end)
\subsection{Insufficienza del modello di Bohr} % (fold)
\label{sub:heis}
Il modello atomico proposto da Bohr è viziato alla base da un difetto
di origine: quello di prendere le mosse da leggi fondamentali della
\textbf{meccanica classica}, innestando però su di esse alcune ipotesi
quantistiche che a tali leggi sono totalmente estranee e con loro in contrasto.
Un'altra debolezza del modello atomico di Bohr consiste nel fatto che esso
presupone che gli elettroni si muovano su orbite determinate e con velocità
definite. Ciò però non è possibile, come è stato indicato nel 1925 da W.
Heisenberg.
\paragraph{Principio di indeterminazione} % (fold)
\label{par:indt}
La precisione con cui è possible determinare la posizione e la quantità di moto
di una particella sono interdipendenti tra loro secondo la relazione
\[
\Delta x \cdot \Delta q \geq \frac h{4\pi},
\]
dove $\Delta x$ è l'errore nella misura della posizione e $\Delta q$ è l'errore
nella misura della quantità di moto.
% paragraph indt (end)
% paragraph heis (end)
% section bohr (end)
\section{Eccezioni nello riempimento degli orbitali} % (fold)
\label{sec:orbitali}
Nei casi evidenziati un elettrone si sposta dall'orbitale $s$ a quello $d$ del
livello inferiore (solo in $\mathrm{Pd}$ se ne spostano due):
\includegraphics[scale=0.6]{eccezioni}
% section orbitali (end)
\section{Legami e interazioni tra atomi} % (fold)
\label{sec:legami}
\paragraph{Energia di prima ionizzazione} % (fold)
\label{par:ion1}
L'energia che è necessario fornire a una mole di atomi allo stato gassoso per
trasformarla in una mole di cationi monovalenti.
\[\ce{
X_{(g)} + E_{ion}^1~(\mathrm{kJ/mol}) -> X_{(g)}^+ + e^-.
}\]
% paragraph ion1 (end)
\paragraph{Affinità elettronica} % (fold)
\label{par:ae}
L'energia liberata da una mole di atomi neutri allo stato gassoso quando si
trasforma in una mole di anioni monovalenti:
\[\ce{
X_{(g)} + e^- -> X_{(g)}^- + E_{AE}~(\mathrm{kJ/mol}).
}\]
% paragraph ae (end)
\paragraph{Elettronegatività} % (fold)
\label{par:elettroneg}
Una misura relativa della capacità di un atomo di attrarre elettroni quando
prende parte a un legame chimico.
\subparagraph{Secondo Mulliken} % (fold)
\label{subp:mulliken}
È pari alla media aritmetica dell'energia di ionizzazione e dell'affinità
elettronica:
\[
\chi = \frac{\left|E_{\mathrm{ion}}\right| + \left|E_{\mathrm{AE}}\right|}2.
\]
% subparagraph mulliken (end)
\subparagraph{Secondo Pauling} % (fold)
\label{subp:pauling}
L'elettronegatività di un elemento $A$ viene calcolata conoscendo
l'elettronegatività di un elemento $B$ tramite la relazione
\[
\left|\chi_A - \chi_B\right| = \sqrt\Delta\:.
\]
La quantità $\Delta$, detta \textbf{energia di risonanza ionico-covalente}, si
esprime in $\mathrm{eV}$ ed è data da
\[
\Delta = D_{AB} - \sqrt{D_{AA}\cdot D_{BB}}\:,
\]
dove $D_{XY}$ rappresenta l'energia di legame del composto $X - Y$.\newline
Per convenzione si pone $\chi_H = 2,20$.
% subparagraph pauling (end)
% paragraph elettroneg (end)
\paragraph{Carattere ionico di dipolo} % (fold)
\label{par:dipolo}
Il carattere ionico di un dipolo si calcola come rapporto percentuale tra il
momento dipolare effettivo (misurato) e il momento dipolare di un teorico
legame ionico-covalente:
\[
\%C.I. = \frac{\mu_{\textnormal{effettivo}}}{\mu_{ionico}}\cdot100\:,
\]
dove $\mu_{ionico} = Q_e\cdot r$.\newline
La polarità di un legame può anche essere calcolata utilizzando la relazione di
Pauling che correla la percentuale di carattere ionico alla differenza di
elettronegatività:
\[
\%C.I. = \left(1 -
\exp\left(-\left(\frac{\Delta\chi}2\right)^2\right)\right)\cdot100
\]
% paragraph dipolo (end)
% section legami (end)
\section{Teoria VSEPR} % (fold)
\label{sec:vsepr}
\includegraphics[scale=0.44]{vsepr}
% section vsepr (end)
\section{I solidi} % (fold)
\label{sec:solidi}
\subsubsection{Solidi metallici} % (fold)
\label{ssub:metallici}
\begin{tabular}{l c c c}
\toprule
Tipo & Atomi per cella & Coordinazione & Impaccamento\\
\midrule
Cubico primitivo & $1$ & $6$ & $52,4\%$\\
Cubico corpo centrato (CCC) & $2$ & $8$ & $68\%$\\
Cubico facce centrate (CFC) & $4$ & $12$ & $74\%$\\
Esagonale compatto & $6$ & $12$ & $74\%$\\
\bottomrule
\end{tabular}
% subsubsection metallici (end)
% section solidi (end)
\section{Teoria cinetica dei gas} % (fold)
\label{sec:gas}
La variazione totale della quantità di moto sulla parete di un contenitore
cubico di lato $l$ vale:
\[
\Delta q = \frac{Nm\bar v^2}{3l} \implies PV = \frac{Nm\bar v^2}3 = c\cdot
T.
\]
\paragraph{Distribuzione di Maxwell} % (fold)
\label{par:maxwell}
La frazione di molecole con energia pari o superiore a $E_a$ è data da
\[
\frac N{N_{\mathrm{tot}}} = \exp\left(-\frac{E_a}{k_bT}\right).
\]
% paragraph maxwell (end)
Indicando con $P_0$ e $V_0$ la pressione e il volume di un gas a $0^\circ~\mathrm
C$, valgono le seguenti relazioni:
\[
\begin{aligned}
P &= \frac{P_0}{273}T\qquad\mbox{legge isocora o di Gay-Lussac}\\
V &= \frac{V_0}{273}T\qquad\mbox{legge isobara o di Charles}
\end{aligned}
\]
\paragraph{Equazione dei gas ideali} % (fold)
\label{par:gasideali}
Dalle relazioni precedenti si ricava
\[
PV = nRT \iff PV = \frac\rho{\mathrm{M.M.}}RT
\]
e inoltre
\[
\begin{aligned}
E_c &= \frac32RT\qquad\mbox{(per $1$ mole)}\\
E_c &= \frac32k_bT\qquad\mbox{(per $1$ particella)}
\end{aligned}
\]
% paragraph gasideali (end)
\paragraph{Legge di Dalton} % (fold)
\label{par:dalton}
In una miscela gassosa, la pressione di un componente $P_i$ è data da
\[
P_i = \chi_i\cdot P_{\mathrm{tot}},
\]
dove $\chi_i$ è la frazione molare $\displaystyle\chi_i =
\frac{n_i}{n_{\mathrm{tot}}}$.
% paragraph dalton (end)
\paragraph{Equazione dei gas reali} % (fold)
\label{par:gasreali}
Indicando con $a$ e $b$ dei parametri trovati sperimentalmente, si ha
\[
\left(P + a\frac{n^2}{V^2}\right)\bigg(V - nb\bigg) = nRT.
\]
% paragraph gasreali (end)
\paragraph{Fattore di comprimibilità} % (fold)
\label{par:fattz}
$\displaystyle Z = \frac{PV}{nRT}$
% paragraph fattz (end)
\paragraph{L'equazione di Clausius-Clapeyron} % (fold)
\label{par:clausiusclap}
Il calore richiesto per convertire la massa unitaria (cioè di una mole) di
liquido in vapore alla medesima temperatura prende il nome di
\textbf{calore molare di vaporizzazione} ($\Delta H_{(\mathrm{vap})}$). È
legato alla pressione dall'equazione:
\[
P_{(\mathrm{vap})} = c\cdot\exp\left(-\frac{\Delta
H_{(\mathrm{vap})}}{RT}\right)
\]
\subparagraph{Derivazione} % (fold)
\label{subp:clausiusclapder}
Le molecole in prossimità della superficie del liquido possiedono una
distribuzione maxwelliana delle energie. Soltanto quelle con energia superiore
a $E_0$ sono in grado di passare allo stato di vapore. La velocità di
evaporazione è quindi proporzionale a $\exp(-E_0/RT)$. La velocità di
condensazione è proporzionale alla concentrazione delle molecole nel vapore.
Dunque, all'equilibrio:
\[
c_1\cdot[\mathrm{vap}] = c_2\cdot\exp\left(-\frac{\Delta
H_{(\mathrm{vap})}}{RT}\right).
\]
Dall'equazione dei gas perfetti si sa che concentrazione molare e pressione
sono proporzionali. L'asserto segue.
% subparagraph clausiusclapder (end)
% paragraph clausiusclap (end)
% section gas (end)
\section{Soluzioni ideali} % (fold)
\label{sec:solideali}
\paragraph{Grado di dissociazione} % (fold)
\label{par:dissoc}
Il rapporto tra il numero di moli dissociate e quello iniziale ($\alpha$).
% paragraph dissoc (end)
\paragraph{Molteplicità della dissociazione} % (fold)
\label{par:moltepl}
Il numero di parti in cui si dissocia la molecola iniziale ($z$).
% paragraph moltepl (end)
\paragraph{Coefficiente di Van't Hoff} % (fold)
\label{par:fattdissoc}
Si definisce $i = 1 + \alpha(z - 1)$. Si dimostra facilmente che se il numero
di moli iniziale è $n_0$ il numero finale di moli di particelle è $n_0\cdot i$.
% paragraph fattdissoc (end)
\subsection{Proprietà colligative} % (fold)
\label{sub:propcoll}
Indicando con $A$ il solvente liquido e con $B$ il soluto solido si
ha:\\[0.5em]
\begin{tabular}{l c c}
\toprule
Proprietà colligativa & Soluzione ideale ($i = 1$) & Soluzione elettrolitica ($i \neq 1$)\\
\midrule
Abbassamento della tensione di vapore & $P_{A + B} = p_A^0\cdot\chi_A$ &
$P_{A + B} = p_A^0\cdot\left(\frac{n_A}{n_A + n_B\cdot i}\right)$\\[2ex]
Innalzamento ebullioscopico & $\Delta T_{eb} = K_{eb}\cdot m_B$ & $\Delta
T_{eb} = K_{eb}\cdot m_B\cdot i$\\[2ex]
Abbassamento crioscopico & $\Delta T_{c} = K_{c}\cdot m_B$ & $\Delta T_{c}
= K_{c}\cdot m_B\cdot i$\\[2ex]
Pressione osmotica & $\pi\cdot V_{A + B} = n_BRT$ & $\pi\cdot V_{A + B} =
i\cdot n_BRT$\\
\bottomrule
\end{tabular}
% subsection propcoll (end)
% section solideali (end)
\section{Termochimica} % (fold)
\label{sec:termochimica}
\paragraph{Funzione di stato} % (fold)
\label{par:funzstat}
Funzione dello stato termodinamico del sistema, che non dipende quindi dal modo
in cui tale condizione è stata raggiunta, ma solo dallo stato inizale e finale
del sistema.
% paragraph funzstat (end)
\paragraph{Primo principio della termodinamica (energia interna)} % (fold)
\label{par:term1}
$\Delta E = Q - W$
% paragraph term1 (end)
\paragraph{Entalpia} % (fold)
\label{par:entalp}
Contenuto termico totale. A pressione costante, vale $\Delta H = Q = \Delta E +
p\Delta V$.
L'entalpia di reazione vale
\[
\Delta H_r^0 = \sum n_{\mathrm{prod}}\cdot\Delta H_{f_{\mathrm{prod}}}^0 -
\sum n_{\mathrm{reag}}\cdot\Delta H_{f_{\mathrm{reag}}}^0
\]
% paragraph ental (end)
\paragraph{Entropia} % (fold)
\label{par:entro}
Grado del disordine di un sistema termodinamico. L'entropia totale
dell'universo è sempre in aumento: $\Delta S_u = \Delta S_s + \Delta S_a > 0$.
Si può definire come il calore scambiato a una determinata temperatura:
\[
S = \frac{\Delta Q}T\qquad o\qquad S = k_b\ln n\quad\mbox{(Boltzmann)}.
\]
% paragraph entro (end)
\paragraph{Secondo principio della termodinamica (energia libera di Gibbs)} % (fold)
\label{par:term2}
$\Delta G = \Delta H - T\Delta S$
All'equilibrio, vale anche
\[
\Delta G = \Delta G^0 + RT\ln K
\]
dove $K$ è una qualsiasi costante di equilibrio. Poiché $\Delta G = 0$
(condizione di equilibrio), si ha
\[
\Delta G^0 = -RT\ln K.
\]
% paragraph term2 (end)
% section Termochimica (end)
\section{Equilibri} % (fold)
\label{sec:equi}
\paragraph{Legge di azione di massa} % (fold)
\label{par:azionmass}
All'equilibrio, valgono le seguenti relazioni:
\[
K_c = \frac{[C]^c[D]^d}{[A]^a[B]^b}\qquad K_p =
\frac{p(C)^cp(D)^d}{p(A)^ap(B)^b}\qquad K_\chi =
\frac{(\chi_C)^c(\chi_D)^d}{(\chi_A)^a(\chi_B)^b}
\]
e inoltre
\[
K_p = K_c\left(RT\right)^{\Delta n_g}\qquad K_p = K_\chi\cdot
P_{\mathrm{eq}}^{\Delta n_g}
\]
% paragraph azionmass (end)
\paragraph{Principio di Le Chatelier} % (fold)
\label{par:chat}
Ogni sistema in equilibrio tende a reagire a una perturbazione dell'equilibrio
minimizzandone gli effetti.
% paragraph chat (end)
\paragraph{Solubilità} % (fold)
\label{par:solub}
La solubilità di un liquido è direttamente proporzionale alla temperatura,
mentre quella di un gas è inversamente proporzionale alla temperatura.
% paragraph Solubilità (end)
\paragraph{Prodotto di solubilità} % (fold)
\label{par:prodsol}
La costante di equilibrio della dissociazione di un soluto in un solvente:
\[\ce{
A_mB_n(s) <=> mA^{a+} + nB^{b-}
}\]
è $\ce{K_{ps} = [A^{a+}]^m * [B^{b-}]^n}$.
% paragraph prodsol (end)
\paragraph{Prodotto ionico dell'acqua} % (fold)
\label{par:prodion}
La \textit{autoionizzazione dell'acqua} è la reazione di equilibrio per cui due
molecole d'acqua reagiscono tra loro (fungendo sia da acido che da base di
Brønsted-Lowry) per produrre un catione ossonio e un anione idrossido:
\[\ce{
H2O + H2O <=> H3O^+ + OH^-
}\]
La costante di equilibrio viene indicata con $K_w$ e a $25^\circ~C$ vale
\[
K_w = \ce{[H3O^+] * [OH^-]} = 1,004\cdot10^{-14}.
\]
% paragraph prodion (end)
\paragraph{Costanti di dissociazione} % (fold)
\label{par:costdiss}
La dissociazione di un generico \textbf{acido} monoprotico $\mathrm{HA}$ in
acqua può essere scritta come:
\[\ce{
HA + H2O <=> H3O^+ + A^-
}\]
La costante di equilibrio viene detta \textit{costante di dissociazione acida}
e si indica:
\[
K_a = \frac{\ce{[H3O^+] * [A^-]}}{\ce{[HA]}}
\]
Analogamente si può associare alla dissociazione di una \textbf{base}
\[\ce{
NH3 + H2O <=> NH4^+ + OH^-
}\]
una costante di equilibrio detta \textit{costante di dissociazione basica}:
\[
K_b = \frac{\ce{[NH4^+] * [OH^-]}}{\ce{[NH_3]}}
\]
In generale, vale la relazione $K_w = K_a\cdot K_b$: dunque più è forte una
base, più debole è il suo acido coniugato e viceversa.
% paragraph costdiss (end)
\paragraph{Legge di diluizione di Ostwald} % (fold)
\label{par:ostwald}
Stabilisce una relazione tra la costante di dissociazione $K_d$ di un certo
elettrolita debole, il suo grado di dissociazione $\alpha$ e la sua
concentrazione molare $M$ all'interno della soluzione:
\[
K_d = \frac{\alpha^2M}{1 - \alpha}.
\]
% paragraph ostwald (end)
\paragraph{pH} % (fold)
\label{par:ph}
È una scala di misura dell'acidità o della basicità di una soluzione acquosa.\\
L'operatore $\operatorname p$ è definito come: $pX = -\log_{10}[X]$. Segue che
\[
\begin{aligned}
\operatorname p\!\ce{H} &= -\log_{10}\ce{[H_3O^+]}\\
\operatorname p\!\ce{OH} &= -\log_{10}\ce{[OH^-]}\\
\end{aligned}
\]
A qualunque temperatura e per qualunque tipo di soluzione acquosa vale $\ce{
K_w = [H_3O^+] * [OH^-]}$.
In particolare, a $25^\circ~C$, si ha
$\operatorname p\!\ce{H} + \operatorname p\!\ce{OH} = 14$.
% paragraph pH (end)
% section equi (end)
\section{Velocità di reazione} % (fold)
\label{sec:velreaz}
La velocità di una reazione
\[\ce{
A + B -> AB
}\]
è la variazione di concentrazione rispetto al tempo:
\[
v = -\frac{\mathrm d\ce{[A]}}{\mathrm dt} =
-\frac{\mathrm d\ce{[B]}}{\mathrm dt} =
\frac{\mathrm d\ce{[AB]}}{\mathrm dt} =
\]
Si esprime solitamente come $v = \ce{k[A]^p * [B]^q}$ e il numero $p + q$ si dice \textit{ordine di reazione}.
La costante $k$ varia con la temperatura con il seguente andamento:
\[
k = a\cdot\exp\left(-\frac{E_a}{RT}\right),
\]
dove $a$ e $E_a$ sono due costanti caratteristiche della reazione in esame, ma
indipendenti da ogni altro fattore come temperatura, pressione, concentrazione
delle sostanze reagenti.
% section velreaz (end)
\section{Elettrochimica} % (fold)
\label{sec:elettr}
\paragraph{Legge di Nerst} % (fold)
\label{par:nerst}
La \textit{legge di Nerst} permette di calcolare il potenziale di riduzione $E$
di una qualsiasi semireazione in condizioni diverse da quelle standard. Se $Q$
è il quoziente di reazione di tale semireazione, $n$ il numero di elettroni
scambiati e $T$ è la temperatura:
\[
E = E^0 - \frac{0,059}n\log_{10}Q.
\]
\subparagraph{Derivazione} % (fold)
\label{subp:nerstder}
Si consideri una pila Daniell ($\mathrm{Cu}/\mathrm{Zn}$): durante il suo
funzionamento la pila eroga una certa f.e.m. che permette il passaggio di
elettroni nel circuito esterno di misura e degli ioni $\mathrm{SO}_4^-$
attraverso le soluzioni elettrolitiche dei due semielementi. Aumentando
gradualmente la resistenza del circuito esterno si riduce il passaggio di
corrente fino a non avere più praticamente passaggio di corrente. La differenza
di potenziale misurata sarà pari a un certo valore $\Delta V$.
Le reazioni da considerare sono:
\[
\begin{aligned}
&\mbox{processo diretto}\qquad\ce{Cu^{++} + Zn -> Zn^{++} + Cu}\\
&\mbox{processo inverso}\qquad\ce{Zn^{++} + Cu -> Cu^{++} + Zn}\\
\end{aligned}
\]
Le due velocità di reazione sono $v_1 = \ce{k1 * [Cu^{++}]}$ e $v_2 = \ce{
k2 * [Zn^{++}]}$.
Le costanti $k_1$ e $k_2$ valgono
\[
k_1 = \exp\left(-\frac{E_1}{RT}\right)\qquad k_2 =
\exp\left(-\frac{E_2}{RT}\right) \implies
\frac{k_1}{k_2} = \exp\left(\frac{E_2 - E_1}{RT}\right)
\]
Tuttavia, la differenza di energia $E_2 - E_1$ valutata in questo modo non
tiene conto della quantità di energia necessaria al passaggio degli elettroni
attraverso la differenza di potenziale che si è instaurata nel conduttore
esterno, $\Delta V$. Quando una mole di ioni positivi di carica $n$ si
depositano, si ha il passaggio di $nF$ Coulomb di elettricità, con dispendio
energetico di $-nF\Delta V$ (l'elettrone ha carica negativa).\newline
Quindi
\[
\frac{k_1}{k_2} = \exp\left(\frac{E_2 - E_1 - nF\Delta V}{RT}\right)
\]
Eguagliando ora la velocità diretta e inversa del processo all'equilibrio, si
ottiene
\[
\exp\left(\frac{E_2 - E_1 - nF\Delta V}{RT}\right) = \frac{
\ce{[Zn^{++}]}}{\ce{[Cu^{++}]}}
\]
Passando ai logaritmi e riarrangiando si ha
\[
\Delta V = E^0 - \frac{RT}{nF}\ln\frac{\ce{[Zn^{++}]}}{\ce{[Cu^{++}]}}
\]
dove il termine $(E_2 - E_1)/nF$ viene posto uguale a $E^0$ e rappresenta la
differenza di potenziale in condizioni standard della pila.
Sostituendo i valori delle costanti e passando al logaritmo in base $10$, si
ottiene
\[
\Delta V = E^0 - \frac{0,059}n\log_{10}Q.
\]
% subparagraph nerstder (end)
% paragraph nerst (end)
\paragraph{Leggi di Faraday} % (fold)
\label{par:faraday}
Durante un elettrolisi:
\begin{enumerate}
\item Le quantità di sostanza che si liberano agli elettrodi sono
direttamente proporzionali alla quantità di elettricità che è passata
attraverso la soluzione.
\item A parità di elettricità passata attraverso la soluzione, le quantità
di sostanza che si liberano agli elettrodi sono proporzionali ai
rispettivi equivalenti chimici.
\end{enumerate}
Usando il concetto di elettrone e riassumento il tutto in un unica legge:
\begin{itemize}
\item[] In ogni cella elettrochimica, al passaggio di una mole di elettroni
si liberano presso ogni elettrodo $1/n$ moli di sostanza, dove $n$ è il
numero di elettroni nella semireazione a cui si fa riferimento.
\end{itemize}
% paragraph faraday (end)
% section elettr (end)
\section{Costanti fondamentali} % (fold)
\label{sec:cost}
\begin{tabular}{l c c c}
\toprule
Nome & Simbolo & Valore & Unità di misura\\
\midrule
Carica elementare (elettrone) & $e$ & $1,6\cdot10^{-19}$ & $\mathrm C$\\
Massa dell'elettrone & $m_e$ & $9,1\cdot10^{-31}$ & $\mathrm{kg}$\\
Massa del protone & $m_p$ & $1,673\cdot10^{-27}$ & $\mathrm{kg}$\\
Massa del neutrone & $m_n$ & $1,675\cdot10^{-27}$ & $\mathrm{kg}$\\
Velocità della luce nel vuoto & $c$ & $3\cdot10^8$ & $\mathrm m/\mathrm s$\\
Costante di Avogadro & $N_A$ & $6,022\cdot10^{23}$ & $\mathrm{mol}^{-1}$\\
Unità di massa atomica ($1/N_A$) & $\mathrm u.\mathrm m.\mathrm a$ &
$1,67\cdot10^{-27}$ & $\mathrm{kg}$\\
Costante dei gas & $R$ & $8,314$ & $\mathrm J/(\mathrm J\cdot\mathrm K)$\\
& $R$ & $0,082$ & $\mathrm{atm}\cdot\mathrm{l}/(\mathrm
J\cdot\mathrm K)$\\
Costante di Boltzmann ($R/N_A$) & $k_b$ & $1,38\cdot10^{-23}$ & $\mathrm
J/\mathrm K$\\
Costante di Faraday $N_A\cdot e$ & $F$ & $96500$ & $\mathrm
C/\mathrm{mol}$\\
\bottomrule
\end{tabular}
% section cost (end)
\end{document}
\documentclass{article}
\usepackage[T1]{fontenc}
\usepackage[utf8]{inputenc}
\usepackage[italian]{babel}
\usepackage[landscape,a4paper,top=1cm,bottom=1cm]{geometry}
\usepackage{amsmath}
\usepackage{amssymb}
\usepackage{booktabs}
\usepackage[version=3]{mhchem}
\usepackage{chemfig}
\usepackage{array}
\newcommand{\tabce}[1]{\begin{tabular}{@{}c@{}}\ce{#1}\end{tabular}}
\newcommand{\tabchemfig}[1]{\begin{tabular}{@{}c@{}}\chemfig{#1}\end{tabular}}
\begin{document}
\thispagestyle{empty}
\section*{Principali composti organici} % (fold)
\label{sec:org}
\setatomsep{2em}
\begin{tabular*}{\textwidth}{l @{\extracolsep{\fill}} c c c l}
\toprule
Nome & $\lambda$ & Formula bruta & Suffisso & Esempio \\
\midrule
Alcani & Nessuno & \tabce{C_nH_{2n+2}} & \textit{-ano} &
Metano: \tabce{CH4}\\\addlinespace
Alcheni & \tabchemfig{C(-[:135])(-[:225])=C(-[:45])(-[:315])} &
\tabce{C_nH_{2n}} & \textit{-ene} &
Etene (etilene): \tabce{H2C=CH2}\\\addlinespace
Alchini & \tabchemfig{-C=C-} & \tabce{C_nH_{2n-2}} & \textit{-ino} &
Etino (acetilene): \tabce{HC#CH}\\\addlinespace
Areni & \tabchemfig{**6(------)} & & \textit{-benzene} & $1,3$-dimetilbenzene\\
\midrule
Alogenuri organici & \tabchemfig{-X} & & &
Bromoetano: \tabce{CH3CH2$\mathbf{Br}$}\\\addlinespace
Alcoli (\ce{-OH}) & \tabchemfig{C(-[:90])(-[:180])(-[:270])-OH} & &
\textit{-olo} & Etanolo: \tabce{CH3CH2$\mathbf{OH}$}\\\addlinespace
Aldeidi (\ce{-CHO}) & \tabchemfig{R-[:30]C(=[:90]O)-[:330]H} & &
\textit{-ale} &
Metanale (formaldeide): \tabce{H$\mathbf{CHO}$}\\\addlinespace
Chetoni (\ce{-CO-}) & \tabchemfig{R_1-[:30]C(=[:90]O)-[:330]R_2} & &
\textit{-one} &
Propanone (acetone): \tabce{CH3$\mathbf{CO}$CH3}\\\addlinespace
Acidi carbossilici (\ce{-COOH}) &
\tabchemfig{R-[:30]C(=[:90]O)-[:330]O-[:30]H} & & \textit{-oico} &
Acido metanoico (formico): \tabce{H$\mathbf{COOH}$}\\\addlinespace
Esteri (\ce{-COO-}) & \tabchemfig{R_1-[:30]C(=[:90]O)-[:330]O-[:30]R_2} & &
\textit{-oato} &
Etanoato di etile: \tabce{CH3$\mathbf{COO}$CH2CH3}\\\addlinespace
Eteri (\ce{-O-}) & \tabchemfig{R_1-[:330]O-[:30]R_2} & & etere &
Dietil etere: \tabce{CH3CH2$\mathbf{O}$CH2CH3}\\\addlinespace
Ammine (\ce{-N-}) & \setatomsep{1.5em}
\tabchemfig{C(-[:90])(-[:180])(-[:270])-N(-[:45])(-[:315])} & &
\textit{-ammina} &
Etilammina: \tabce{CH3CH2$\mathbf{NH_2}$}\\\addlinespace
Ammidi (\ce{-CON=}) & \setatomsep{2em}
\tabchemfig{C(=[:90]O)(-[:180])-N(-[:45])(-[:315])} & &
\textit{-ammide} &
Etanammide: \tabce{CH3$\mathbf{CON}$H2}\\\addlinespace
Nitrili (\ce{-C#N}) & \tabchemfig{-C~N} & & \textit{-nitrile} &
Etanonitrile: \tabce{CH3$\mathbf{CN}$}\\\addlinespace
\bottomrule
\end{tabular*}
% section org (end)
\end{document}
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